Queste parole che Papa Francesco ci ha regalato nella 56°Giornata Mondiale della Pace ci interrogano sulle nostre responsabilità, sul nostro futuro e sul futuro che vogliamo insieme costruire operando in Punto Missione.
Quel “noi” aperto alla fraternità universale ci dà ancora più forza nel continuare a tessere rapporti e collaborare.
In Ucraina attraverso le carovane della Pace promosse da #StopTheWarNow e a rapporti con la chiesa locale, per aiutare le famiglie in difficoltà o senza casa a causa dalla guerra, con il Sindaco di Mikolaiv e con Padre Jozef a Kiev e Berdychiv.
In Libano per dare sollievo e sostegno soprattutto dal punto di vista sanitario, nell’invio di farmaci per malati cronici o con gravi patologie impossibili da reperire o da acquistare dovuto al default finanziario e ad una sanità a totale carico dell’assistito, grazie ai nostri amici Claudette ed Elian.
In Romania, a Ciocanari, dove continuiamo ad ospitare mamme con bambini scappati dalla guerra e a Sarbova dove continua la nostra opera di accoglienza di donne con fragilità.
In Africa, a Makebuko in Burundi, dove concluso la prima parte di progetto per l’implementazione di una efficace gestione idrica del terreno coltivato, siamo pronti per un ampliamento e un sostegno ad un nuovo progetto agricolo biologico.
In Colombia, a Norcasia e Huila, con il sostegno a bambini e ragazzi nelle “Città di Dio” promosse da Padre Arcesio e un nuovo progetto agricolo in partenza.

Ed in Italia, a Rodengo Saiano, dove continua l’ospitalità a Casa Delbrêl e Casa Luciano di donne e mamme con bambini con percorsi dedicati e mirati al raggiungimento di una autonomia sociale e lavorativa e l’importante opera che svolge il Baule della Solidarietà attraverso il riciclo dell’usato e il sostegno a numerose famiglie bisognose e in difficoltà.
Queste sono le nostre le sfide consapevoli che affronteremo e che, solo insieme a te, possiamo portare avanti per il raggiungimento del Bene Comune che tutti desideriamo.
Grazie
Tiziano Salata
Presidente Fondazione Punto Missione